Profondamente influenzati dal Mediterraneo e da tutto ciò che lo circonda, il viaggio alla scoperta delle origini dell’ulivo e dell’olio, simboli e punti cardini della cultura culinaria (e non solo) universale, inizia oltre 7000 anni fa e arriva fino ai giorni nostri. Una storia lunga e dolce, capace di intrecciare diverse antiche civiltà che per la prima volta si sono affacciate su questo mare, viaggiando alla ricerca di nuovi mondi e così nuovi prodotti e mercati.
Da allora ad oggi, dove tutt’ora l’olio extravergine di oliva riveste un ruolo importantissimo nella nostra quotidianità alimentare, benefica e salutare.
Ma andiamo per gradi… o meglio, per secoli!
Olio e Mediterraneo, dove sta uno sta l’altro, impossibile dividerli, impossibile sciogliere il profondo legame che li tiene stretti da tempi immemori.
La coltivazione dell’olivo parte sulle terre bagnate di questo mare, sulle coste di Siria e Palestina, fino ad arrivare alle Colonne d’Ercole; si dice infatti che, a Tiro di Fenicia, nel tempio del dio Melgart (dio fenicio della vegetazione, della navigazione e delle spedizioni coloniali) ma conosciuto come Ercole per la civiltà greca, era custodita la prima pianta d’olivo e che fu trasportata via mare fino a Cadice, in Spagna, arrivando così in Europa. In seguito, poi alla diffusione della coltivazione di questa pianta, anche il frutto dei suoi frutti, ovvero l’olio d’oliva comincia ad essere prodotto anche in svariate zone di questa parte del Mediterraneo e, ritenuto già ad allora un prodotto prezioso, inizia ad essere commercializzato sia via mare che via terra.
Un prodotto talmente antico, l’olio d’oliva, che è impossibile non trovarlo protagonista di numerosi miti antichi; uno di quelli più conosciuti è sicuramente quello greco che attribuisce alla dea Atena la nascita del primo olivo.
La leggenda narra che Poseidone e Atena, in competizione per la posizione di sovrano, si sfidarono su chi avrebbe offerto il dono più bello al popolo di Atene. Poseidone fece sorgere dal suolo il cavallo, veloce e forte, animale in grado di aiutare gli ateniesi durante le loro battaglie. Atena invece, colpendo una roccia con la sua lancia, fece nascere dalla terra il primo albero di olivo, molto utile per la popolazione perché davvero versatile. In che modo?
Grazie alle olive, infatti, gli ateniesi potevano: illuminare la notte e gli spazi religiosi, medicare le ferite e nutrire la popolazione. Zeus, giudice della sfida, scelse l’elemento più pacifico: l’olivo, attribuendo così la vittoria ad Atena che divenne la dea di Atene.
A prova di quanto effettivamente la storia dell’olivo e dell’olio sia antica, abbiamo la fortuna di avere molti racconti e miti come quello sopra citato così come molti reperti storici, dell’epoca dei greci e dei romani, che ci dimostrano l’importanza di questo oro verde per le civiltà del passato, i quali hanno potuto sperimentarlo e scoprirlo sotto diversi punti di vista quali culinari, religiosi, medici…
Spostandoci un po’ più verso i nostri territori, scopriamo ora come la coltivazione dell’olivo e la produzione di olio d’oliva sia arrivata in Europa e, più specificatamente nella prima penisola iberica.
Nell’VII secolo a.C., i mercanti fenici approdano sulle coste mediterranee della penisola iberica, portando olive e olio e sono proprio loro a fondare la città di Candice, città ponte tra il Mediterraneo, nella sua grandezza, e le città locali. Oltre all’olio portano tanti altri beni, dando così inizio alla prima vera attività di scambio della penisola iberica, facendola diventare, in seguito, la più importante provincia olearia del Mediterraneo.
Ma in Italia, e soprattutto in Veneto, dove l’olio d’oliva extravergine ricopre tutt’ora un ruolo da protagonista, come sono arrivati l’olivo e i suoi frutti?
3500 anni fa si ha la prima comparsa di questo prodotto, ma comincia poi a diffondersi in modo più omogeneo intorno al VII secono a.C., grazie sempre all’abile opera di mercanti fenici e cartaginesi e alle colonie greche. Qui, nelle città italiche della Magna Grecia, l’olio d’oliva diventa pian piano prodotto indispensabile nella vita di tutti i giorni ed è così che Etruschi e Italici iniziano a imparare le tecniche per la coltivazione dell’olivo e per l’estrazione dell’olio, dando così vita ai primi oliveti e ad una nazione che diventerà in futuro una grande potenza nel settore oleario mondiale.
Per quanto riguarda la nostra regione, il Veneto, l’olivicoltura e la produzione di olio extravergine di oliva è da attribuire alla Repubblica di Venezia a partire dal XVI secolo, quando la Serenissima decise di promuovere la coltivazione dell’olivo nelle terre dei Colli Euganei e del lago di Garda, dopo aver abbandonato il commercio marittimo temendo le potenze concorrenti.
Una storia d’amore quella che lega l’olio d’oliva extravergine e il Mediterraneo; il famoso oro verde è diventato, con il tempo, un caposaldo della famosa dieta mediterranea, influenzando positivamente lo stile alimentare di tutti i paesi che si affacciano su questo mare, arricchendoci in sapore ma anche in benessere. Sì, perché l’olio extra vergine possiede qualità inestimabili dal punto di vista nutrizionale, infatti grazie alla sua composizione lipidica e alla presenza di antiossidanti svolge, tra le altre, un’azione benefica nella prevenzione del diabete, di malattie cardiovascolari e neurodegenerative ed è utile per la salute dell’intestino e del sistema immunitario grazie alle sue proprietà antinfiammatorie. Un vero e proprio elisir di lunga vita!
Non è un caso che l’olio EVO rivesta un ruolo e una posizione di previlegio all’interno della piramide alimentare anzi, viene definito re della dieta mediterranea proprio grazie al modello di alimentazione sana ed equilibrata che ci permette di seguire standone alla base.
A testimonianza dell’importanza che l’olivo e il suo olio hanno rivestito nel tempo e per rendere loro omaggio, Frantoio Bonamini ha aperto il Museo dell’Olio, una raccolta di macchinari e oggetti olivicoli antichi, per offrire ai visitatori un’esperienza unica e originale, alla scoperta di tutti gli aspetti legati a questo preziosissimo compagno della vita culinaria quotidiana.