“Mens sana in corpore sano”.
Questo particolare messaggio è una filosofia sempre più discussa in tema olio d’oliva e benessere psico-fisico e ci dona una perfetta indicazione sull’ottimale stile di vita da adottare: sia la mente che il corpo, infatti, hanno ugual importanza e, per questo specifico motivo, bisogna aver cura della salute di entrambi, a pari livello.
L’olio extra vergine di oliva aiuta non solo il gusto e l’alta qualità a tavola o la bellezza con i prodotti cosmetici a base di olio evo, ma va a braccetto anche con benessere psico-fisico. Sapevate infatti che anche solo due cucchiai di olio d’oliva extravergine, utilizzati a crudo, potenziano la neurogenesi del cervello? Donandoci un benessere mentale, combattendo l’invecchiamento e rendendoci più brillanti?
Il quotidiano consumo di olio d’oliva aumenta la produzione di nuovi neuroni nel cervello, soprattutto se ci si rivolge a un pubblico anziano, riducendo così lo stress ossidativo e, di naturale conseguenza, anche l’ansia e lo stress.
Per mantenere il nostro percorso sull’equilibrio psicofisico che l’olio evo ci regala, bisogna anche menzionare che non è solo una questione di benessere menatale, ma a pari merito si parla anche di un benessere fisico proprio.
L’idrossitirosolo, una particolare sostanza contenuta nell’olio extravergine, se consumata con una certa regolarità, interessa positivamente anche il microbiota, mantenendo il suo equilibrio naturale. Infatti, le comuni alterazioni del microbiota, si ripercuotono anche sulla sfera psichica delle persone e quindi proteggendolo andremo a diminuire lo stress cronico e di conseguenza, proteggeremo la salute e l’equilibrio psicofisico.
Ecco, quindi, come l’olio extra vergine d’oliva si conferma uno dei fattori culinari principale per mantenere e migliorare il nostro benessere complessivo.
Ma chi ci aiuta a diffondere il verbo dell’olio extra vergine in coppia fissa con il benessere psicofisico della persona?
L’azione benefica dei polifenoli dell’olio, di cui l’olio evo Bonamini è ricchissimo, è da tempo riconosciuta dalla European Food Safety Authority e dall’americana Food and Drugs Administration, che raccomandano un consumo quotidiano, come abbiamo precedentemente menzionato, di due cucchiai di olio extra vergine crudo al giorno per contribuire a prevenire l’insorgere di malattie cardiovascolari, infiammazioni e per contrastare lo stress ossidativo indotto dai radicali liberi. “Per questo motivo, è stato ipotizzato un possibile ruolo protettivo dei polifenoli contro alcune patologie notoriamente caratterizzate da una produzione eccessiva di radicali liberi quali tumori e malattie neurodegenerative”, conclude il ricercatore Fiore, dell’Istituto di Biologia Cellulare e Neurobiologia di Roma: “Dai risultati ottenuti, suggeriamo inoltre che i polifenoli dell’olio extra vergine d’oliva possano potenziare la neurogenesi del cervello, proteggendolo contro la neurodegenerazione correlata all’età e svolgendo un’azione anti-invecchiamento e di benessere complessivo psicofisico”.